Tredici intagli della Contessa Ida Rathangan
Un racconto che ne contiene un altro che ne contiene altri sei e una introduzione. Maureen N. Gellard nell’introduzione racconta come sia venuta in possesso dei diari della sua prozia, scritti cinquanta anni prima, e di come abbia deciso di renderli pubblici senza aggiungere o modificare nulla. Il diario inizia con l’arrivo su Venere di Ida Granville-Hyde, artista e botanica, famosa per i suoi intagli riproducenti fiori e piante venusiane. La protagonista, attempata vedova, ha intrapreso il lungo viaggio alla ricerca del fratello Arthur da tempo disperso su venere. Nel proseguire la sua ricerca, tramite i racconti delle persone che lo hanno incontrato Ida scopre che Arthur è stato di volta in volta truffatore, amante, soldato, traditore, drogato e veggente. Ognuno dei sei racconti svela una parte della vita dell’uomo e nel contempo ci mostra Venere, i suoi abitanti, i suoi autoctoni, e i suoi fiori. In ogni racconto c’è la descrizione dell’intaglio di un fiore o di una pianta venusiana eseguito con carta di vario tipo, inchiostro, colla.
La Venere descritta da McDonald è un pianeta incantevole, dai grandi spazi, dalle folte foreste, con abitanti strani e animali alieni che ricorda i Mondi fantastici di Vance. I personaggi sono ben delineati e la trama scivola via senza annoiare, scoprendo a poco a poco il motivo della ricerca di Ida. Bel racconto piacevole e intrigante, peccato non poter vedere ma solo immaginare gli ‘intagli’!
Botanica Veneris di Ian McDonald (Botanica Veneris, 2015) Future Fiction 2019, traduzione di Gabriella Gregori.
