B.C. 323 Bis

Eccolo il Santo Graal dei collezionisti di Urania, il B.C. affettuosamente chiamato 323 bis. Siamo nel maggio del 1963 e la Mondadori, a seguito delle numerose richieste dei lettori di Urania, pubblica il primo dei numeri bis, il 307, la ristampa de Il risveglio dell’abisso di Wyndham, con la dicitura “I capolavori di Urania”. Seguiranno altre ristampe, con cadenza bimensile fino al maggio del 1964 quando interruppero la numerazione “bis” e pubblicarono le ristampe nella collana principale, a partire dal n. 338 di giugno. In occasione del Natale, il 22 dicembre 1963 in edicola si trovò un numero speciale, al prezzo di 250 lire, cinquanta lire in più di Urania, il B.C. di Johnny Hart. Il volumetto, di grande formato (20×14) , contiene tutte le strisce pubblicate in appendice agli Urania fino al giugno 1963 e una parte di strisce inedite. La prefazione presenta i vari personaggi e non è firmata ma la scelta e la traduzione sono a cura di Fruttero e Lucentini. Cosa c’entra il B.C. con la fantascienza? Nulla! Ma è entrato di diritto nelle raccolte dei collezionisti di Urania. Nel corso degli anni il volumetto è stato protagonista di ‘safari’ nelle bancarelle e nelle fiere del fumetto e del libro, raggiungendo quotazioni che a volte superano quelle del numero uno, Le sabbie di Marte. Chi aveva fortuna lo trovava a poche decine di lire o euro, altri se lo sono conteso su e-bay, dove ha superato i 200 euro.

323 Bis

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